domenica 22 aprile 2012

Biker & numeri


I numeri fanno parte della nostra vita in maniera irrinunciabile. Li impariamo da bambini perchè rappresentano un linguaggio universale, attraverso il quale interagire non soltanto nelle facoltà di Matematica ma in ogni luogo e momento della quotidianità. 
Sui numeri hanno basato celebri teoremi da premio Nobel, hanno scritto canzoni, romanzi, serie tv. Un numero può essere il nome di una persona, di un cane, di una band, di una radio, di una tv, di una rivista, di una canzone, di un club, di un film, di un brand, di un’automobile, di un aeroplano e ovviamente di una motocicletta.
Ognuno di noi ha un numero fortunato: la propria data di nascita, quella di una persona cara o di un avvenimento importante. E c’è anche chi lo porta sempre con se, appeso al collo o al polso o addirittura tatuato sul corpo. 

Fonte: dennishanna.com

Nell’epoca contemporanea i numeri rappresentano soprattutto l’emblema dei campioni dello sport, tanto che alcuni li hanno trasformati in marchi di fabbrica. Numeri speciali, con un’anima, capaci di esprimere emozioni: non più solo fredde cifre matematiche utilizzate per dare un ordine crescente a un gruppo di persone su un elenco. 
Tra i numeri più amati dagli sportivi non si può fare a meno di citare il 10 del più grande calciatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. O, passando dal prato al parquet, il 23 di Michael Jordan, leggendaria guardia dei Chicago Bulls. E poi i numeri legati agli sport motoristici come la F1: il 27 di Gilles Villeneuve, sfortunato campione della Ferrari, morto tragicamente in pista nel 1982, mette i brividi solo a pensarlo. 

Fonte: 58marcosimoncelli.it

Anche nelle due ruote alcuni numeri sono entrati nella memoria collettiva a causa della scomparsa improvvisa del proprio titolare. Il caso più recente e doloroso è quello del grande Sic e del suo 58, numero che oggi spopola ovunque nel paddock della MotoGp e non solo, proprio in omaggio al compianto pilota romagnolo.
Per fortuna molti dei numeri che ci emozionano restano ancora impressi sulle tabelle delle moto di tanti campioni in attività, su tutti Valentino Rossi, il primo che ha creato un vero e proprio business trasformando un numero nel brand vincente VR46. Per lui la scelta è legata a motivi affettivi: il 46 era il numero con cui Graziano, il suo babbo, vinse la prima gara con la Morbidelli 250 nel 1979. 

Fonte: ducati.it

Altri numeri legati a campioni del motociclismo che furoreggiano sono ad esempio il 69 stilizzato stars and stripes di Nicky Hayden, il 99 del Por fuera Jorge Lorenzo e, mi piace sottolinearlo, il 222 di Tonino Cairoli, pluricampione del mondo di cross, orgoglio mio e dei miei conterranei siculi.

Fonte: tonycairoli.com

Anch'io sono affezionato a un numero: il 3, forse mi piace perché è simmetrico. È sempre stato il mio numero di maglia portafortuna sui campi di volley e, da qualche anno, preceduto da uno zero che lo rende ancora più personale, è impresso anche sulla tabella laterale delle mie moto, la Yamaha TTR prima e la Triumph Scrambler oggi. Proprio la bicilindrica inglese, in occasione del suo lancio sul mercato, ha rialimentato la passione per le tabelle portanumero: nel 2006, sulle prime brochure faceva bella mostra una rara versione a carburatori che, oltre al motore spazzolato (e non ancora nero opaco) e al serbatoio nella colorazione blue caspian / white, aveva il 278 impresso sulle tabelle laterali. Era il numero di gara con cui nel 1964 l’impavido Steve McQueen partecipò alla Sei Giorni di regolarità nell'ex DDR con lo squadrone americano, di cui, tra gli altri, facevano parte i fratelli Dave e Bud Ekins


Oggi in tanti personalizzano la moto appiccicando un numero portafortuna o quello del loro beniamino sulla tabella, sopra il faro anteriore o sulle fiancate. Non solo moto da pista, da cross o da gara in generale: molte naked, supersportive, endurone e moto storiche vengono rese uniche anche da questo semplice, vecchio rito. 
Fin qui di numeri ne ho già dati troppi: sarebbe bello se adesso foste voi a raccontare qual è il vostro numero portafortuna e perché.

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3 commenti:

  1. Il mio è il 13. Questo perché da piccolo avevo creato un "simbolo" con il numero 13 che si poteva leggere anche come NB, le mie iniziali.

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  2. bellissima storia ;)
    Mario alias 081

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  3. Il mio è il 3.. come il tuo anche se le motivazioni sono leggermente dissimili..
    è il mio giorno di nascita, è considerato un numero perfetto e.. tornando alla storia motociclistica.. è stato il numero di uno dei più forti motociclisti della storia: Joe Dunlop.
    Dovresti scrivere qualcosa su di lui alberto..
    ...alla prossima...

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